venerdì 8 settembre 2023

L'isola delle Rose e le coordinate errate del relitto

 L'isola delle Rose

L'isola delle Rose fu il nome dato a una piattaforma artificiale di 400 m² che sorgeva nel mare Adriatico a 11,612 km al largo della costa tra Rimini e Pesaro a 500 m al di fuori delle acque territoriali italiane; costruita dall'ingegnere bolognese Giorgio Rosa che il 1º maggio 1968 autoproclamò lo status di Stato indipendente.

L'isola delle Rose, pur dotandosi di una lingua ufficiale (l'esperanto), un governo, una moneta e un servizio postale, non fu mai formalmente riconosciuta da alcun paese del mondo come nazione indipendente. Occupata dalle forze di polizia italiane il 26 giugno 1968 e sottoposta a blocco navale, l'Isola delle Rose fu demolita l'11 febbraio del 1969. Nel 2020 le vicende di questa isola sono state oggetto del film "l'incredibile storia dell'Isola delle Rose" del regista Sydney Sibilia. 

 La storia della Repubblica

L'idea venne all'ing. Giorgio Rosa di realizzare una struttura metallica a circa 11,5 km dalla costa ossia oltre il limite delle acque territoriali italiane che era di 6 miglia (11,11 km) fino al 1974, e successivamente portato a 12 miglia (22,22 km). Essa venne inaugurata il 20 agosto del 1967 da Giorgio Rosa e venne realizzata con le stesse modalità descritte nel racconto. I lavori iniziarono nel 1957 e per problemi tecnici ed economici ci vollero ben 10 anni per completare l'opera. Attraverso una perforazione venne trovata realmente un falda d'acqua che permetteva l'approvvigionamento di acqua potabile. L'idea del progettista era quella di realizzare un porto franco, fuori dalle acque territoriali italiane, con annesse attività commerciali (bar, ristorante) e vendita di benzina senza accise. Così cominciarono a giungere turisti: in un sol giorno arrivarono trenta barche tanto che per ragioni di sicurezza non tutti i visitatori riuscirono a raggiungere l'isola. Visto l'imprevisto successo Rosa decise di autoproclamare la piattaforma marina con il nome di Isola delle Rose in onore al suo cognome. Realizzò anche un ufficio postale per la vendita di francobolli e monete del nuovo stato; la valuta sarebbe stata il “Mill”, corrispondente alla lira italiana. Il 1º maggio 1968 si svolse la riunione per costituire il primo governo del nuovo libero stato e furono suddivise cariche e assegnati ruoli: chi si doveva occupare del turismo, chi degli aspetti di diritto internazionale per il riconoscimento dell'extraterritorialità dell'isola, chi della gestione dei servizi postali e radiotelevisivi. Il 24 giugno 1968 si tenne una conferenza stampa sull'isola, cui parteciparono giornalisti e fotografi. In realtà fino a tale data Rosa non riuscì ad inaugurare né il bar né tantomeno la radio libera anche se nelle sue intenzioni. Dopo la conferenza stampa comunque si creò un forte allarmismo presso l'opinione pubblica circa l'idea di un'isola sorta al di fuori del controllo delle autorità italiane. Infatti il giorno successivo il governo italiano rispose rapidamente e con decisione facendo circondare la piattaforma con un pattugliamento di motovedette della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto e ne prese possesso, senza alcun atto di violenza. Iniziarono i ricorsi, finché il Consiglio di Stato, mesi dopo, rigettò la richiesta di restituzione della proprietà con la contemporanea intimazione di provvedere alla demolizione della struttura a carico degli ideatori in quanto opera abusiva, senza autorizzazione alcuna. La struttura, venne minata in data 11 febbraio 1969 dai sommozzatori della Marina Militare ma resistette all'esplosivo. L'intera struttura si inabissò in fondo al mare per colpa di una mareggiata il 26 febbraio 1969. Così terminò la vicenda della Repubblica Esperantista dell'Isola delle Rose che non fu mai riconosciuta da alcuno stato del mondo nel suo breve periodo di vita.

 Le coordinate errate del relitto

Nel luglio 2008 sono stati ritrovati sul fondale marino al largo di Rimini, dal subacqueo Stefano Paganelli, alcuni resti della struttura metallica e dei muri, ritrovamenti confermati dallo stesso Ing. Rosa.
Per un refuso il ritrovamento del relitto era visualizzato sulle mappe di OpenStreetMap con coordinate geografiche sbagliate della posizione del relitto in fondo al mare Adriatico.
Il posizionamento era confutabile dal fatto che oggi le acque territoriali corrispondono ad una distanza di 12 miglia (22,22 km) mentre fino al 1974 erano di 6 miglia (11,11 km) parimenti al tempo dell'affondamento della piattaforma metallica (1968). L'immagine tuttora presente su Wikipedia rappresenta per l'appunto l'attuale delimitazione delle acque territoriali italiane. Questo sta a dimostrare che le coordinate presenti su OpenStreetMap non potevano essere quelle raffiguranti il relitto dell'isola delle Rose. Per queste motivazioni da una verifica dei relitti presenti su OpenStreetMap si è cercato di individuare quello più prossimo all'originaria posizione della piattaforma realizzata dall'ing. Giorgio Rosa. La differenza tra le coordinate ufficiali dell' isola e quelle del relitto più prossimo discordano di circa 2,51 Km. Pertanto sono stati necessari dati più precisi per definire con certezza le reali coordinate del relitto della piattaforma. Le reali coordinate del relitto dell'isola delle Rose sono state pubblicate sulla copertina della rivista di architettura Domus n.971, Luglio - Agosto 2013 e discostano di ben 449,59 metri rispetto a quelle presenti sulla pagina di Wikipedia. Qui si riportano quelle esatte che corrispondono alla latitudine 44°10′48.00″ nord e longitudine 12°37′00.00″ est. Oltre alle coordinate la copertina raffigura il sommozzatore del Dive Planet di Rimini Stefano Paganelli che in data 18 giugno 2013 s’accinge a immergersi a circa undici chilometri dalla costa italiana per fotografare i resti dell’Isola delle Rose.

Bibliografia e Filmografia

  • Paolo Bubici, L'isola delle Rose. La storia di un abuso edilizio demolito nel mare Adriatico, Il Geometra Ligure (periodico associato alla Unione Stampa Periodica Italiana), n.1, anno 64, gennaio-febbraio-marzo 2014 (pagg. 9-11)
  •     Domus, Copertina, n.971, Luglio - Agosto 2013, ISBN 0012-5377
  •     Walter Veltroni, L'isola e le rose, Milano, Rizzoli, 2012, ISSN 978-88-17-06083-7
  •     L'incredibile storia dell'Isola delle Rose regia di Sydney Sibilia (2020)



Posizione geografica errata del relitto dell'Isola delle Rose presente sulla pagina di Wikipedia




Posizione geografica corretta del relitto dell'Isola delle Rose (fonte Domus)

mercoledì 9 agosto 2023

MAPPARE SCONTRINI

 

Ha fatto molto scalpore la recente notizia di un locale in Liguria che ha fatto pagare un piattino condiviso di troffie al pesto per il bambino alla modica cifra di 2 Euro. Visto che l'informazione ha fatto il giro del web grazie alla pubblicazione in rete di uno scontrino nel quale si evidenzia il costo del piatto, la proprietaria sostiene che “I dati sensibili presenti nello scontrino non dovevano essere pubblicati dalla Lucarelli – sottolinea -. C’erano il mio nome e cognome, ma anche il mio numero di cellulare. Valuterò azioni legali in questo senso contro la giornalista, ma sicuramente questa storia mi ha dato l’opportunità di ricevere molta solidarietà. Ho ricevuto chiamate dalla Germania, dalla Svizzera e da diversi legali, che si sono proposti di tutelarmi”. Chi ha ragione? Non lo so proprio....quando si pone il problema della privacy tutto diventa oscurabile....comunque sul tema di cosa mappare su OpenStreeMap per ora gli scontrini si posso registrare liberamente! Ed ecco come è mappato lo scontrino incriminato! Ecco qui un piccola guida su come si mappano gli scontrino su OpenStreetMap prendendo spunto dall'Osteria del Cavolo con il suo scontrino famosissimo!

 



mercoledì 11 gennaio 2023

A proposito di murales.....

 

A proposito di murales.....

Il 6 gennaio 2023, Epifania del Signore, ci siamo svegliati con una notizia che ha frastornato tutta la nostra famiglia: il decesso dell'ex calciatore Gianluca Vialli. Per quelli nati intorno agli anni '70 e '80 Luca Vialli è stato l'attaccante per antonomasia, fisicamente imponente, dalla tecnica sopraffina, bello e spigliato nel parlare. Oltre a tutto questo, per chi era tifoso della Sampdoria Vialli era l'incarnazione della 'bella stagione' blucerchiata con la vittoria dello scudetto nell'anno straordinario datato 1991. Il mio primo pensiero è stato quello di lasciare ai posteri (per esempio i miei figli che non hanno avuto modo di vederlo giocare) qualcosa di tangibile come per esempio un odonimo (ovvero la dedica di uno stadio o una strada). Cercando in rete ho trovato un'opera artistica che raffigura l'abbraccio tra Roberto Mancini e Gianluca Vialli subito dopo la vittoria degli Europei di calcio del 2021. Trattasi del murales realizzato dal maestro Ozmo nello stesso anno all'ingresso dello campo di calcio di Adria (Ro). Spero che possa essere solo l'inizio di dediche e opere tangibili a ricordo della sua memoria. Io intanto ho lasciato traccia di ciò su OpenStreetMap......



Sempre dello stesso artista ad Albisola Superiore (SV) presso le scuole medie è presente un murales raffigurante un classico vaso decorato secondo la tradizione ceramica albisolese abbinato al simbolo distintivo di Ozmo: il personaggio di Topolino, soggetto che ha avvicinato l’artista all’arte.

  

Altro murales che descrive le geste di un altro grandissimo giocatore è quello relativo a Maradona che è stato realizzato dall'artista Maximiliano Bagnasco nel 2022 presso una scuola di Pompei (Na) proprio sulla strada che poi ha preso il suo nome.